Quale era la vostra FAVOLA preferita?
Peter Pan mi aveva stregato…
Comunque, sapevate che la FAVOLA è un genere letterario antichissimo? Risaliamo addirittura agli Assiro-Babilonesi e ai Sumeri! Prima dell’invenzione della scrittura e della mitologia greca!
Se già nella notte dei tempi, la fantasia e la creatività degli esseri umani creava storie fantastiche, significa non solo che si sentiva il bisogno di sognare, immaginare, ma anche che quei racconti erano un potente trasmettitore di verità.
Le storie che si raccontano ai bambini vengono chiamate FAVOLE, ma anche FIABE, anche se:
FAVOLA = breve vicenda il cui fine è di far comprendere in modo facile una verità morale. I personaggi (animali, cose, persone…) sono realistici.
FIABA = storia, novella o commedia spesso di origine popolare, ricca di elementi fantastici. I personaggi (orchi, fate, folletti…) sono fantastici.
La differenza è sottile, fondamentalmente nella FIABA la morale è sottintesa e non centrale ai fini della narrazione.
Le storie per bambini sono dunque molto importanti e possono infondere:
- sicurezza
- ottimismo
- fiducia
- coraggio
L’educazione emotiva
Nella realtà fiabesca accadono fatti straordinari:
gli animali parlano
gli oggetti si animano
si creano condizioni magiche
Grazie a tutto ciò le favole mostrano come gli ostacoli, con tenacia e perseveranza, possono essere superati.
E’ importante raccontare ai bambini anche gli aspetti spaventosi o comunque difficili delle favole: esiste il bene ma anche il male, e gli uomini a volte possono agire in modo aggressivo ed egoista.
I personaggi negativi delle favole rappresentano simbolicamente le emozioni spiacevoli che il bambino può provare e le favole diventano il luogo simbolico in cui le può osservare e scaricare, acquisendo consapevolezza della complessità dei comportamenti umani.
L’adulto come coach e i neuroni a specchio
Quando si nasce, il cervello comincia a costruire reti neuronali in base alle esperienze. E qui entra in gioco il ruolo fondamentale dei genitori: da bravi coach, attraverso l’empatia, stabiliranno un contatto unico e speciale, come se tra loro e il bambino si attivassero le stesse reti neuronali. (Neuroni mirror)
Sviluppo del linguaggio
Leggere per il vostro bambino, con calma, rispondendo alle sue domande, lo aiuterà ad arricchire in modo considerevole il suo linguaggio, aiutandolo a distinguere il “giusto” dallo “sbagliato”. I primi anni di vita sono fondamentali per tanti diversi aspetti: emotivi, cognitivi, sociali.
Quindi…coraggio! Leggere una favola non è mai una perdita di tempo ma un momento prezioso che ricorderà tutta la vita.
ananna.it